Siena Awards Festival 2025

Un sabato visitando le mostre fotografiche del Siena Awards, passeggiando per vicoli, piazze e i luoghi storici del centro storico della città

Siena Awards Festival 2025

Lo scorso sabato ho visitato alcune delle mostre fotografiche del Siena Awards Festival, dedicando l’intera giornata alla fotografia.

Locandina del Siena Awards Festival
Siena Awards Festival

Il festival è organizzato su più sedi, sparse per tutta la città di Siena, salvo due ospitate nei borghi di Castelnuovo Berardenga e Sovicille. Pertanto è anche un’ottima occasione per visitare il centro storico di questa splendida città.

Le mostre fotografiche sono tutte di altissimo livello, con autori di fama internazionale e, in particolare, alcuni fotografi hanno presentato progetti da cui, almeno per me, era impossibile rimanere indifferenti.

Tra questi segnalo il progetto fotografico MEXICO BORDER di Adrees Latif, a cui è andato il riconoscimento come Best Author del Siena Awards 2025, in cui, con immagini intime e suggestive, ci mostra le storie di chi si trova ad affrontare le complesse realtà della migrazione.

Altro progetto fotografico di particolare interesse è NO WOMAN’S LAND, di Kiana Hayeri, che esplora le drammatiche condizioni vissute dalle donne afghane sotto il regime repressivo dei talebani.

Katie Orlinsky, con il suo progetto fotografico VANISHING CARIBOU, ci racconta la drammatica scomparsa di una specie chiave dell’Artico e la resilienza delle comunità indigene che da millenni vivono in simbiosi con essa.

Oppure la fotografia del fotografo palestinese Ali Jadallah, a cui è andato il titolo di Photographer of the Year del Siena Awards 2025, che ci mostra tre palestinesi che emergono dalle macerie, con i vestiti e il volto coperti di polvere, a seguito di un attacco israeliano del giugno 2024.

Ali Jadallah a cui è andato il titolo di Photographer of the Year del Siena Awards 2025

Questi sono solo alcuni dei progetti fotografici, o foto singole, presenti al Siena Awards 2025.

Il Siena Awards Festival chiude il 23 novembre 2025, perciò è l'ultimo fine settimana utile per visitarlo, un occasione da non perdere!

La giornata è stata particolarmente interessante per le opere in mostra ma anche, un aspetto non affatto secondario, dal nostro gruppetto eterogeneo di visitatori di cui facevo parte.

Il nostro gruppetto di quattro versiliesi e un senese era composto, in ordine alfabetico, da due artisti scultori: Carlo Cipollini ed Emanuele Giannelli, e da due fotografi: Claudio Pepi e Riccardo Bennassi oltre al sottoscritto.

Il bello di visitare la mostra, facendo parte di questo gruppetto, è stata la diversità di approccio all’arte, e all’essere artista, che ha portato a confronti molto interessanti.

Dalla visione delle fotografie esposte, e in particolare di alcune foto particolarmente intense, è nato un confronto in cui ciascuno apportava la propria visione influenzata dall’essere scultore o fotografo. Confronto da cui sono emersi aspetti inaspettati su come interpretare una fotografia.

Una giornata molto formativa che mi ha lasciato un bagaglio di nuovi punti di vista e riflessioni sulla fotografia. Come il fotografo interpreta ciò che vede attraverso la propria macchina fotografica ma anche come lo spettatore può interpretare, in più modi, ciò che vede.

Una esperienza sicuramente da ripetere.

👋 A presto,
Giovanni


PS: Le fotografie inserite nell’articolo, scattate durante la visita, riportano il link alla pagina dell'autore sul sito del Siena Awards, oltre al link del sito dell’autore, spero di non aver infranto il copyright degli autori, altrimenti le tolgo.


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